Alessandro Galante Garrone

Alessandro Galante Garrone (1909-2003), magistrato per trent’anni, nel 1963 passò all’insegnamento (di Storia moderna, Storia del Risorgimento e Storia contemporanea) nelle università di Cagliari e Torino. Nel 1979 lasciò la cattedra per limiti d’età. Partigiano nelle formazioni di Giustizia e Libertà, ha rappresentato il Partito d’Azione nel Cln del Piemonte. Dal 1955 alla morte ha collaborato regolarmente alla «Stampa» di Torino. Tra le sue opere principali ricordiamo: Buonarroti e Babeuf (1948), Filippo Buonarroti e i rivoluzionari dell’Ottocento (1951), Gilbert Romme. Storia di un rivoluzionario (1959), I radicali in Italia, 1849-1925 (1973), Felice Cavallotti (1976), Salvemini e Mazzini (1981), I miei maggiori (1984), Padri e figli (1986), Calamandrei (1987), Amalek. Il dovere della memoria (1989), Il mite giacobino (1994), Un affare di coscienza. Per una libertà religiosa in Italia (1995).
Alessandro Galante Garrone

L'ITALIA CORROTTA (1985-1996)