Edgar Quinet

Edgar Quinet (1803-1875) è uno storico francese esponente, come Jules Michelet, di una storiografia politicamente orientata, repubblicana e democratica ma capace, secondo il costume del tempo, di alternare opere propriamente storiche, narrazioni letterarie, poemi. Nel febbraio del 1848 partecipa alla campagna dei banchetti come Michelet stesso e alla caduta della monarchia viene eletto deputato alla Costituente. Ostile, come molti uomini della sua formazione, all’insurrezione operaia del giugno rimane però avversario del “partito dell’ordine” e a Louis Napoléon, il futuro Napoleone III di cui sarà oppositore. Come Victor Hugo, giunto alle stesse posizioni da un percorso molto diverso, fu costretto quindi all’esilio prima in Belgio, infine a Ginevra dove insegnò filosofia morale. Di ritorno in Francia alla caduta dell’Impero nel 1870, non si riconosce né nella “Repubblica senza repubblicani” di Thiers né nella Comune. Si ritrova nell’isolamento che aveva subito nel 1848-’49, poco prima dell’inizio dell’evoluzione della Francia verso la III Repubblica. La sua opera principale propriamente storica è La Révolution (1865), che ebbe come lettore appassionato il futuro grande dirigente socialista e storico della Grande Rivoluzione Jean Jaurès.
Edgar Quinet

LE RIVOLUZIONI D'ITALIA