Paolo Sarpi

Paolo Sarpi nacque a Venezia nel 1552: giovanissimo entrò nell’ordine dei Serviti, assumendo il nome di Paolo (il nome di battesimo era invece Pietro). Si distinse presto per le sue capacità di studioso, sia nel settore umanistico sia in quello scientifico, come ebbero modo di osservare i suoi amici Fulgenzio Micanzio (suo primo biografo) e Galileo Galilei (Sarpi, in età matura, fu artefice dei rapporti che Galileo ebbe con il governo veneziano in merito al telescopio). Inoltre assunse vari incarichi presso i Gonzaga di Mantova, tra i quali quello di teologo di corte; successivamente ricoprì anche prestigiose cariche all’interno dell’Ordine religioso di cui faceva parte. Tra le opere Trattato dell’interdetto di Paolo V; Apologia per le opposizioni fatte dal cardinale Bellarmino ai trattati et risolutioni di G. Gersone; Il trattato dell’immunità delle chiese (De iure asylorum); Discorso dell’origine, forma, leggi ed uso dell’Uffizio dell’Inquisizione nella città e dominio di Venezia; Trattato delle materie beneficiarie. Morì il 15 gennaio 1623.
Paolo Sarpi

ISTORIA DEL CONCILIO TRIDENTINO