Tito Antonio Spagnol

Tito Antonio Spagnol (1895-1979), giornalista, sceneggiatore cinematografico e narratore, ha collaborato a periodici italiani e francesi, come «Paris-Presse», «Revue Francaise», «L’Italiano» e «Omnibus» di Leo Longanesi, «Il Tempo», «Corriere della Sera», «L’Italia letteraria», «Il Ponte», «Cinema» e «Il Mondo» di Pannunzio. Inviato speciale negli Stati Uniti, in Canada e in Messico, tra il 1929 e il 1930 ha soggiornato a Los Angeles, collaborando a Hollywood con il regista Frank Capra. Tra le sue opere narrative vanno ricordate Nannetta a Hollywood (1937), La notte d’Amburgo (1938), Roma-Hollywood e ritorno (1940), Senz’ali non si vola (1941), Corse alla vita (1941), Romanzo d’un romanzo (1941) e Bassa marea (1941). È anche autore della raccolta di scritti autobiografici Memoriette marziali e veneree (1970). Ma la sua notorietà è legata soprattutto a quattro thriller: L’unghia del leone (pubblicato in Francia da Gallimard nel 1932 e proposto in Italia da Mondadori nel 1934), La bambola insanguinata (1935), Un due tre (1936) e L’ombrellino viola (pubblicato a puntate sulla rivista «Omnibus» nel 1938 e inedito in volume).
Tito Antonio Spagnol

HOLLYWOOD BOULEVARD