A metà anni Trenta, mentre esordiva come architetto, Carlo Mollino si cimentò con la narrativa pubblicando la biografia fittizia Vita di Oberon (1933) e il romanzo d’avventure L’amante del Duca (1934-1936), rimasti incompiuti. La presente raccolta, che include il Frammento dall’«Agonia degli Apollidi» (1932), Del drago da passeggio (1963) e la principale testimonianza a stampa degl’interessi occultistici dell’autore Nuova astrologia (uscita sotto pseudonimo nel ’49), scopre nelle prove letterarie di Mollino gli antefatti della sua attività a venire.
Carlo Mollino (Torino 1905-1973), architetto, designer, professore, fotografo, pilota acrobatico, maestro di sci e molto altro, come architetto operò soprattutto tra Piemonte e Val d’Aosta, tra le sue opere maggiori si ricordano, nella capitale subalpina, la Società Ippica Torinese (1937-1940, demolita nel 1960), la Camera di Commercio (1964) e il Teatro Regio (1973). La personalità non convenzionale di Mollino, improntata a un genio indipendente e irrequieto, si riflesse anche negli scritti teorici, notevoli per l’intelligenza delle prospettive critiche da essi dischiuse, tra cui fanno spicco Il messaggio dalla camera oscura (1945) e Architettura, arte e tecnica (1947, con Franco Vadacchino).
Alessandra Ruffino dottore di ricerca formatasi all’Università di Parma, studia i rapporti tra arti figurative e letteratura. Ha lavorato all’Università di Torino e firmato molti contributi storico-critici. Giornalista pubblicista, collabora con «Il Giornale dell’Arte», oltre a esser attiva nell’ambito della divulgazione come consulente d’istituzioni pubbliche e private e nell’editoria. Per Aragno ha pubblicato il saggio Ideogrammi per un viaggio nell’anima in Barocco (2010), curato un’edizione de Il filo d’Arianna di Thovez (2013) e gli scritti letterari di Mollino (Frammenti fatti regime, 2014).
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