Giorgio De Chirico

Giorgio De Chirico  (Volos 1888-Roma 1978) Nei suoi infiniti autoritratti si raffigura sempre “doppio”: e davvero la sua figura ci appare, come poche altre, duplex. Massimo interprete dell’avanguardia del primo Novecento, sarà poi in prima fila nell’avversarla e polemicamente liquidarla: finendo per apparirci, a posteriori, l’inventore tanto dell’attitudine “concettuale” che di quello che si chiamerà “postmodernismo”. Ma doppia ci appare anche in altro senso, la sua ispirazione: fra un’opera pittorica senza pari, per varietà e profondità, e un significativo corpus di testi (culminanti nel “romanzo” Hebdòmeros del 1929): che si trova ora raccolto nei volumi Scritti (Bompiani 2008) e La casa del poeta (La nave di Teseo 2019).
Giulio Paolini, Giorgio De Chirico

UN APPUNTAMENTO MANCATO - IL CERVELLO E LA MANO