Julien Benda

Julien Benda saggista e romanziere, nacque a Parigi nel 1867. Morì a Fontenay-aux-Roses nel 1956. Educato al culto della razionalità, verso la fine del XIX secolo cominciò a farsi conoscere con una serie di articoli sull’affaire Dreyfus. Il suo nome si impose nel 1912 con il romanzo L’ordination, il cui protagonista, un uomo vinto dai sentimenti e ridotto a «una cosa che ama», esprime la concezione, tipica del pensiero di Benda: i sentimenti distruggono l’intelligenza. Grande clamore e acceso dibatto suscitò il suo celeberrimo La trahison des clercs. Antifascista convinto, durante l’occupazione nazista della Francia, nel 1942, riaffermò la sua fede nella democrazia con La grande épreuve des démocraties. Scrisse opere autobiografiche dove spiegò la sua evoluzione intellettuale. Nel dopoguerra, avvicinatosi al Partito Comunista Francese, con un inaspettato mutamento ‘ideale’, arrivò a giustificare le epurazioni staliniane avvenute in Ungheria.
Julien Benda

DISCORSO ALLA NAZIONE EUROPEA