Un intellettuale ex comunista, arrivato al settantesimo compleanno, ripercorre senza reticenze la sua intera vita, dalla provincia alla grande città, dall’ultima guerra a oggi: gli affetti privati, gli studi della giovinezza e la produzione della maturità, il lavoro all’«Unità» e nel partito, nell’editoria e all’università. È un’esperienza per molti versi esemplare: una storia di gioie e drammi personali, di passioni e crisi politiche, di alterne fortune professionali, e di frequentazioni e amicizie privilegiate: Luigi Russo e Mario Alicata, Salvatore Quasimodo e Pier Paolo Pasolini, Vittorio Sereni e Paolo Volponi, Italo Calvino e Franco Fortini, e tanti altri. Tra severi bilanci e aneddoti sorprendenti, impietose autoanalisi e rivelazioni spregiudicate. L’autobiografia diventa così un vero racconto, fatto di vicende e di personaggi, di sentimenti e di ideali. Un racconto scritto con l’irriverenza, il disincanto e l’ottimismo, che vengono dal distacco e dall’età.
978-88-8419-042-8
2001
€10.32
Gian Carlo Ferretti
è nato a Pisa nel 1930. Dopo anni di giornalismo e di editoria, insegna all’università. Collaboratore di numerose testate, ha pubblicato in volume saggi critici su Bassani, Cassola, Pasolini, Testori, Volponi, Pavese, Vittorini, Calvino, Sereni, Gadda, Brancati, Bianciardi. Da tempo studia i processi dell’editoria libraria e letteraria e i suoi rapporti con il mercato.