Se è vero che la poesia è un discorso intorno al mondo, ogni poeta ricrea il suo a immagine e somiglianza della propria esperienza. Il mondo di Daniela Attanasio sembra sempre più ‘attenersi ai fatti’ e i fatti dicono che gli oggetti ci osservano indifferenti dall’alto di uno scaffale, che la vita si afferma nella morte, che il contemporaneo è una crosta su ciò che nel tempo è eterno, che nella curvatura dello spazio si consuma la vista, che la bellezza riempie di contenuto la forma e che nella testa di un poeta non c’è mai certezza.
Daniela Attanasio nata a Roma, ha pubblicato i libri di poesia: La cura delle cose (1993), Sotto il sole (1999, Premio Dario Bellezza, Premio Unione Scrittori Italiani), Del mio e dell’altrui amore (2005, Premio Camaiore). Per i tipi di Aragno sono usciti Il ritorno all’isola (2012, Premio Sandro Penna) e Di questo mondo (2013, Premio Giuria Viareggio-Rèpaci). Sue poesie sono presenti nell’«Almanacco dello Specchio» (2009) e nell’Antologia Nuovi Poeti Italiani 6 (2012). Dal 2007 cura la rassegna annuale di poesia Teramopoesia. Come critica collabora con quotidiani e riviste letterarie.