Max Dvořák
GENEALOGIA DEL CONTEMPORANEO
Max Dvořák fu allievo e poi successore di Franz Wickhoff alla cattedra di storia dell’arte e di Alois Riegl alla carica di Conservatore generale della tutela austriaca. La sua notorietà si deve soprattutto al Catechismo per la tutela dei monumenti (1916), considerato la “Marsigliese della conservazione” e uno dei fondamenti della disciplina. Il suo contributo maggiore fu di gettare un ponte tra storia dell’arte e tutela: Dvořák ha riportato l’arte al centro della tutela, ma in un’accezione della prima talmente dilatata da comprendere il quadro urbano, territoriale e ambientale; della seconda come fattore propulsivo della tendenza dell’arte e dell’architettura contemporanea. Il volume raccoglie i manoscritti dei due cicli di Lezioni sulla tutela tenute nel 1906 e 1910; un articolato panorama dei cantieri di conservazione di importanti capitali culturali e artistiche; le attestazioni della considerazione dell’Italia come paese simbolo dell’arte; i profili istituzionali che rendono originale la tutela austriaca; pionieristici interventi su arte dei giardini, storia del restauro, conservazione alla scala urbana, tendenza architettonica e ricerca artistica contemporanea. Completano l’edizione un’antologia di saggi che traccia le coordinate critiche e spazio-temporali del recupero di questo capitolo della cultura europea.
- 978-88-9380-357-1
- 2025
- €50.00
Max Dvořák (1874-1921), grande esponente della Scuola di Vienna, fu allievo e poi successore di Franz Wickhoff alla cattedra di storia dell’arte e di Alois Riegl alla carica di Conservatore generale della tutela austriaca. La sua notorietà si deve soprattutto al Catechismo per la tutela dei monumenti (1916), considerato la “Marsigliese della conservazione” e uno dei fondamenti della disciplina.
Sandro Scarrocchia si occupa dal 1981, anno di pubblicazione della traduzione italiana da lui curata de Il culto moderno dei monumenti di Alois Riegl, del contributo della Scuola di Vienna di storia dell’arte (sua l’appendice all’edizione italiana 2014 del ritratto che ne fa Julius von Schlosser in La storia dell’arte nelle esperienze e nei ricordi di un suo cultore) alla cultura di tutela, curando per l’Accademia Clementina di Bologna l’edizione italiana degli scritti di Alois Riegl 1995 e per il Bundesdenkmalamt l’edizione austriaca di quelli di Max Dvořák 2012.

