Benjamin Disraeli
VIVIAN GREY
Vivian Grey, un giovane dandy senza fortuna o antiche ascendenze, è animato dal desiderio di farsi strada nella politica e nell’alta società. Espulso dal college, dove ha dato corso ai primi esperimenti di leadership, convince il marchese di Carabas, un aristocratico mediocre e vanesio, ad organizzare un partito che lo sostenga nella corsa al premierato. L’inesperienza del marchese e il tradimento di una donna porteranno al fallimento del progetto. Esule dall’Inghilterra, Vivian Grey prosegue le sue avventure in Germania, dove si impegna in intricati giochi politici e tesse alleanze tra granduchi e principi mediatizzati.
- 978-88-9380-336-6
- 2025
- €30.00
Benjamin Disraeli (1804-1881), futuro primo ministro inglese e architetto dell’imperialismo britannico del XIX secolo, ritrae in Vivian Grey se stesso sotto le sembianze del protagonista di un romanzo che, nell’era della silver-fork fiction, mette a nudo la vita politica e sociale dell’Europa del tempo, consegnando le proprie ambizioni ad un giovane che fa del potere una ragione di vita.
Daniele Tinti (1974) ha tradotto e curato le prime edizioni italiane di romanzi inglesi dell’Otto-Novecento come Pelham. Avventure di un gentiluomo di Edward Bulwer-Lytton, Halifax. Romanzo d’amore e d’amicizia di Dinah Mulock o Savrola di Winston Churchill. In veste di editor ha contribuito al successo di molte importanti opere di narrativa classica.

