Joris-Karl Huysmans
GILLES DE RAIS
La stregoneria nel Poitou

In quella pietra miliare della letteratura comparata che è La carne, la morte e il diavolo nella letteratura romantica, Mario Praz accenna in più occasioni alla controversa figura di Gilles de Rais – il celebre pluriomicida noto come Barbablù, già compagno d’armi di Giovanna d’Arco –, ora in rapporto al marchese de Sade, ora al personaggio della diabolique Hyacinthe di Là-bas di J.-K. Huysmans. E proprio in Là-bas, in cui si esplorano «le province più tenebrose e remote del satanismo e del sadismo, [...] le messe nere moderne che rinnovano i fasti del sabba», Huysmans abbozza il ritratto – poi rivisitato in altra sede, nel 1897, e qui offerto al lettore in traduzione – di quello che Praz definisce non a torto il «satanico contemporaneo di Giovanna d’Arco»: Gilles de Rais.
- 978-88-9380-251-2
- 2023
- €10.00
Joris-Karl Huysmans (1848-1907), di padre olandese e di madre parigina, per trent’anni funzionario al Ministero degli Interni (1869-1898), fece parte della scuola naturalista (Marta, 1876; Le sorelle Vatart, 1879), distaccandosene con Alla deriva (1882), tra naturalismo e simbolismo; ma fu Controcorrente (1884), la storia dell’esteta Des Esseintes, a dargli la fama e a segnare il suo passaggio al decadentismo. La matrice naturalistica torna nel successivo In rada (1887) – il suo capolavoro – ma mescolata a un gusto per l’allucinazione surreale che non ha pari nel secondo Ottocento francese; e in Laggiù (1891), un romanzo sul satanismo. Dopo la clamorosa conversione al cattolicesimo, pubblicò ancora tre romanzi, In strada (1895), La cattedrale (1898) e L’abietto (1903), e la biografia di Santa Lidwina di Schiedam (1901).
Giuseppe Balducci (1992) ha studiato presso l’Università degli Studi di Bari. Si è laureato in Lettere con una tesi sulla sezione di emblematica del Fondo speciale «Mario Praz» (Fondazione Primoli, Roma) presso la cattedra di Bibliografia e Biblioteconomia. Fra i suoi lavori recenti, ha pubblicato per il mensile internazionale di studi «la Biblioteca di via Senato» (Biblioteca di via Senato, Milano) il saggio La letteratura degli emblemi e delle imprese. Mario Praz e gli Studi sul concettismo. Ha curato l'edizione italiana di Matelot (di prossima pubblicazione presso Robin Edizioni) di Pierre Loti. Suoi scritti creativi e di critica letteraria sono apparsi sulle riviste «il Borghese» (Pagine s.r.l., Roma) e «Inchiostro» (Il riccio, Verona). È membro della Society for Emblem Studies (Utrecht University) e della AIIG sez. Puglia.
Giovanni Balducci (1988), saggista, ha curato tra gli altri Soggiorno a Venezia (Luni, Milano) di Marcel Proust e Fede e avvenire (Bonanno, Acireale-Roma) di Giuseppe Mazzini. Suoi scritti sono apparsi su «CulturaIdentità», «Barbadillo», il «Sole24Ore». È autore dei saggi La vita quotidiana come gioco di ruolo (Mimesis, Milano-Udine) e Sotto la cupola del vero. Breviario della Tradizione (Solfanelli, Chieti).