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Le Opere Nino Aragno Editore di ultima pubblicazione
POESIE

Pavel Aleksandrovič Florenskij

POESIE

Biblioteca Aragno

La produzione poetica di Pavel Florenskij trova il suo centro soprattutto nelle Poesie, la raccolta di liriche che si presenta per la prima volta tradotta integralmente in una lingua europea. Concepiti come un diario spirituale questi versi appartengono tutti al momento cruciale della vita dell'autore compreso tra l'inizio dei suoi studi universitari e la frequenza alla facoltà di matematica (1900) e la scelta della vita religiosa che lo avrebbe condotto al sacerdozio (1911). Sono anni di crisi, anni di soglia, anni di svolta e queste Poesie rendono bene l'idea del suo vissuto personale in questo epoca di passaggio della sua vita.

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DOVE VA LA STORIA CONTEMPORANEA

Francesco Perfetti

DOVE VA LA STORIA CONTEMPORANEA
Augusto Del Noce e l’interpretazione transpolitica

Biblioteca Aragno

Fra i più grandi filosofi cattolici del Novecento, Augusto Del Noce è stato un pensatore capace di comprendere le caratteristiche del nostro tempo attraverso la «concezione transpolitica» della storia. Per lui l’età contemporanea – iniziata con la rivoluzione russa del 1917 che significò l’«inveramento» della filosofia marxista in istituzioni politiche con le quali tutto il mondo ha dovuto confrontarsi – può essere definita «epoca della secolarizzazione». Frutto della crisi di valori prodottasi nell’Europa della prima metà del Novecento, essa può essere divisa in due periodi: quello sacrale, dominato dalle «religioni secolari» (comunismo, fascismo, nazionalsocialismo), e quello profano che si risolve nella società opulenta caratterizzata dallo scientismo e dalla espansione dell’ateismo. Applicata al caso italiano, la concezione di Del Noce della storia contemporanea come «storia filosofica» ha portato a una originale interpretazione del fascismo centrata sul pensiero di Giovanni Gentile, punto d’arrivo della tradizione immanentistica della scuola filosofica napoletana. Da questo punto di vista il fascismo, secondo Del Noce, appare come un «errore della cultura» e non già come un «errore contro la cultura».

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CORRISPONDENZA Volume I (1890-1899) -  Volume II (1900-1942)

Paul Valéry, André Gide

CORRISPONDENZA Volume I (1890-1899) - Volume II (1900-1942)

Biblioteca Aragno

Questa corrispondenza testimonia di un’amicizia di più di cinquant’anni tra due «incommensurabili». Un’amicizia che più che sulle affinità si fonda sulle differenze. Niente sembra accomunare Gide e Valéry. Negli scambi epistolari sempre più evidente si fa il contrasto nelle loro opinioni, attitudini, reazioni.  Un’opposizione così naturale che, per dirla con Valéry, equivale a un’armonia. La corrispondenza diventa così un campo dinamico in cui ogni impulso di ciascuno diventa per l’altro un’indicazione su se stesso e di senso contrario. D’altronde non si costruisce il proprio ritratto se non con l’inverso del ritratto dell’altro.

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L’ARTE DI SCRIVERE * REGOLE PER ASPIRANTI SCRITTORI

Anton Čechov

L’ARTE DI SCRIVERE * REGOLE PER ASPIRANTI SCRITTORI

Biblioteca Aragno

I testi raccolti in questo volume sull'arte dello scrivere conducono direttamente il lettore nell'officina creativa di Čechov. Essi comprendono per una parte, quella più corposa e consistente, una antologia di pensieri sull'atto della scrittura tratti in modo particolare dalla sua corrispondenza. L'altra parte invece presenta due testi, inediti in italiano: le Regole per aspiranti scrittori e il Brindisi ai prosatori, due contributi apparsi sul n. 12 (1885) della rivista il «Budil'nik [La sveglia]» e successivamente ristampati insieme sul n. 27 del 18 luglio 1904 della stessa rivista sotto un unico titolo di «Paginette čechoviane [Čechovskij stranički]», per fare memoria della morte dello scrittore avvenuta tre giorni prima, il 15.7.1904.

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IL CASO REDUREAU

André Gide

IL CASO REDUREAU

Biblioteca Aragno

Il 30 settembre 1913, a Bas-Briacé, nella Charente Inferiore, il quindicenne Marcel Redureau massacra con un’accetta sette persone: quasi tutta la famiglia Mabit – presso la quale è a servizio – e la serva Marie Dugast. In tutto due adulti, tre bambini (di cui uno ancora in fasce), un’anziana e una ragazza. Il rapporto dei medici legali parlerà di membra sventrate, colonne vertebrali scomposte. Quali le ragioni di cotesta spaventosa carneficina? Il caso Redureau inaugurò nel 1930 la collana «Ne jugez pas», diretta da André Gide. Con questa collana, Gide si prefiggeva di scandagliare le terrae incognitae della psicologia umana a traverso la minuziosa, entomologica analisi di dossier giudiziari in cui i limiti del male e dell’imponderabile fossero palpabili. Di più: brucianti. L’intento era duplice: studiare embriologicamente i sentimenti umani, da una parte; e dall’altra, comprendere nonché decostruire quel macchinico funzionamento della Giustizia che – ieri siccome oggi – continua a dimostrarsi rotativa implacabile, imperturbata macina del frantoio universale della Storia.

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