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Le Opere Nino Aragno Editore di ultima pubblicazione
L'ARCHIATRA

Lucio Coco

L'ARCHIATRA
Breve storia dei medici dei papi

Biblioteca Aragno

Nel presente volume si traccia una breve storia della figura dell'archiatra, il medico del papa. La sua figura ha origini più che millenarie se si pensa che il primo che si incontra, un certo Orso «medicus et domesticus» di Niccolo I (†867), è vissuto nel IX secolo. Naturalmente nel corso del tempo il suo ruolo ha subito una progressiva definizione e determinazione, di cui nel libro si cerca di rendere conto. E' questa una storia non priva di gustosi aneddoti e chi legge potrà scorgervi anche una storia dei progressi che la medicina ha fatto nel corso dei secoli in un percorso che, pur tra i limiti imposti dalle conoscenze scientifiche di un'epoca, non ha mai perso di vista la centralità della cura e la salute dell'uomo.

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UCRAINA

Nikolaj Vasil'evič Gogol'

UCRAINA

Biblioteca Aragno

Così Gogol' riassumeva Ucraina, lo scritto che viene proposto in questo volume: «Finora non abbiamo avuto una storia completa e soddisfacente di questo paese e del popolo che per quasi quattro secoli ha agito indipendentemente dalla Russia. […] Ciò mi ha spinto a intraprendere questo lavoro e a presentare in dettaglio nella mia storia in che modo questa parte della Russia si è separata; come in essa si è formato questo popolo guerriero, i cosacchi, caratterizzato dalla completa originalità del carattere e delle imprese; come con le armi in mano per tre secoli ha  ottenuto i suoi diritti e ha difeso ostinatamente la sua religione; infine, come in maniera impercettibile la sua esistenza guerriera scomparve, trasformandosi in una vita agricola; come a poco a poco l'intero Paese ricevette nuovi diritti in cambio dei precedenti e alla fine si fuse completamente con la Russia».

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PENTECOSTE 1912

Walter Benjamin

PENTECOSTE 1912

Biblioteca Aragno

All'alba della produzione letteraria di Walter Benjamin e più in generale sulle soglie della sua vita di uomo adulto si situa questo Viaggio in Italia. All'epoca l'autore è un giovane studente che ha appena finito gli studi liceali al «Friedrich-Wilhelm Gymnasium» di Berlino ed è in procinto di iscriversi, nell'estate di quello stesso anno, alla facoltà di filosofia della Albert-Ludwigs-Universität di Friburgo in Brigovia, che è anche il punto di partenza e il capolinea di questo tour, fatto insieme a due amici, alla rincorsa di un bisogno di vita, di affrancamento e di libertà, di cui il viaggio è da sempre un simbolo. Non si tratta tuttavia solo di evasione. Fin dall'inizio infatti Benjamin definisce il suo itinerario italiano, nel solco di una consolidata tradizione letteraria, «un viaggio di formazione [Bildungsreise]», collegando in tal modo il moto esteriore e lo spostamento nello spazio al senso di un approfondimento interiore, di una maturazione, di una riflessione su come guardare, proprio sulla soglia della vita di adulto, all'esistenza.

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IL DEMONE DEI REFUSI

Karl Kraus

IL DEMONE DEI REFUSI

Biblioteca Aragno

Nel presente volume si raccolgono, in prima traduzione dal tedesco, alcuni testi di Karl Kraus, il cui tema unificante è quello dell'errore di stampa, il Druckfehler, che è anche l'oggetto di uno degli scritti raccolti, alla cui intestazione si è anche fatto ricorso per dare il titolo a questo libro. Nel discorso krausiano il refuso prende varie e differenti forme, insinuandosi, per esempio, nell'uso improprio o inopportuno della virgola, è il tema di Das Komma [La virgola], oppure delle virgolette, come è mostrato in Vom Plagiat [Del plagio], dove il corrosivo scrittore austriaco riflette sulla presenza oppure sull'assenza di questi segni d'interpunzione e sulle conseguenze (non solo di attribuzione e di proprietà intellettuale) che implica un tale volontario o involontario “oblio”. Accanto a questi testi più lunghi si sono inseriti anche dei materiali più brevi di natura essenzialmente aforistica, anch'essi inediti in lingua italiana, che tornano sempre sul tema dell'errore tipografico, del refuso, delineando così una gustosa fenomenologia della “svista” ricca di rimandi e allusioni alle strutture più profonde della lingua.

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GIALLO AZZURRO BIANCO

Valery Larbaud

GIALLO AZZURRO BIANCO

Biblioteca Aragno

Il Giallo, l’Azzurro e il Bianco che danno il titolo a quest’opera non sono soltanto i colori del nastrino che legava i manoscritti di articoli usciti in differenti riviste e in tempi differenti, ma anche quelli della bandiera personale dell’autore, che ha voluto così imprimere il suo marchio di fabbrica al volume. Perciò stesso questi diciotto testi vanno considerati come capitoli di un unico testo. Si tratta in fondo di una «scrittura di sé» attraverso il movimento nello spazio e nel tempo. Un andirivieni da un luogo a un altro, da un tempo a un altro, secondo le coordinate di un cosmopolitismo basato sul plurilinguismo e sullo spostamento.

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