Ultime Opere
Le Opere Nino Aragno Editore di ultima pubblicazione
Carlo Giordano
DIALOGHI SULLA MONTAGNA
"La Stampa" 26 febbraio - 29 marzo 2023
Biblioteca Aragno
La notte, guardo il cielo. Guardo con gli occhi di quel bambino che sono stato. Cerco le costellazioni, passo da una un’altra, seguo quei sentieri nel buio, fatti di linee e intrecci, che mio padre mi insegnò molti anni fa come un gioco. Da quassù, dai milletrecento metri di quota, nelle notti con poca luna, il buio è buio. Orione, il Cacciatore, los Reis nella nostra lingua occitana, è la costellazione che più mi attrae. Più delle Orse, la maggiore e la minore, dei naviganti... (dalla Prefazione)
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Gasparo Contarini
SCRITTI TEOLOGICI
Biblioteca Erasmiana Europea
Il volume riunisce un’ampia scelta degli scritti di Gasparo Contarini sulla Chiesa e sulla teologia cattolica, redatti tra il 1530 (con la sottoscrizione della Confessione di Augusta) e il 1542 (con l’istituzione dell’Inquisizione romana), e indirizzati a personaggi di primo piano della Curia e della cultura coeva, quali Reginald Pole e Vittoria Colonna. In questo convulso intervallo della storia ecclesiastica, il progetto di Contarini per una riforma della Chiesa costituì un punto di riferimento per un ampio gruppo di prelati e intellettuali che cercava di dare vita a un rinnovamento all’altezza della sfida posta dai Protestanti e, al contempo, in linea col sogno di una reformatio della cristianità delineato nei decenni precedenti da Erasmo da Rotterdam. La raccolta degli scritti teologici di Contarini, introdotti da un ampio studio e accuratamente commentati, permette di apprezzare l’impianto sistematico del suo pensiero, seguendo l’autore tra Venezia e Roma, prima in veste di magistrato e poi come cardinale, ed entrando nel vivo dei dibattiti che agitavano la Curia degli anni Trenta.
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Lev Nikolaevič Tolstòj
REGOLE DI VITA
Biblioteca Aragno
Dalla sterminata produzione letteraria di Lev Tolstoj in questo volume viene presentata per la prima volta in una edizione italiana una serie di sentenze morali, che l'autore stesso rubrica sotto il titolo di Regole di vita [Pravila žizni]. La loro composizione, che risale agli anni 1847-1854, testimonia la lunga gestazione che ebbe questo lavoro, segno che con esso Tolstoj stava redigendo non solo una raccolta di massime ma stava riflettendo sull'orizzonte etico che avrebbe ispirato tutta la sua vita e al quale si sarebbe conformata anche tutta la sua opera di scrittore.
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Joris-Karl Huysmans
GILLES DE RAIS
La stregoneria nel Poitou
Biblioteca Aragno
In quella pietra miliare della letteratura comparata che è La carne, la morte e il diavolo nella letteratura romantica, Mario Praz accenna in più occasioni alla controversa figura di Gilles de Rais – il celebre pluriomicida noto come Barbablù, già compagno d’armi di Giovanna d’Arco –, ora in rapporto al marchese de Sade, ora al personaggio della diabolique Hyacinthe di Là-bas di J.-K. Huysmans. E proprio in Là-bas, in cui si esplorano «le province più tenebrose e remote del satanismo e del sadismo, [...] le messe nere moderne che rinnovano i fasti del sabba», Huysmans abbozza il ritratto – poi rivisitato in altra sede, nel 1897, e qui offerto al lettore in traduzione – di quello che Praz definisce non a torto il «satanico contemporaneo di Giovanna d’Arco»: Gilles de Rais.
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Franz Cumont
IL TAUROBOLIO
e il culto di Bellona
Biblioteca Aragno
A Franz Cumont si deve un inestimabile contributo negli studi sui culti della tarda età imperiale che gradualmente andranno a sostituire l’originario paganesimo romano, e a preparare la strada all'ascesa e affermazione del cristianesimo. Fra le pratiche cultuali di cui il filologo belga ebbe ad occuparsi, quella del taurobolium, connessa al culto della dèa Bellona, risulta una delle più interessanti. Originario dell'Asia Minore, il rito del taurobolium si diffuse a Roma a partire dal II secolo d.C., consistendo in un cruento rito sacrificale che prevedeva l'uccisione di un toro, al cui sangue versato erano attribuite virtù redentrici. Riporta il cristiano Prudenzio che colui che vi si sottoponeva era acclamato dalla folla dei fedeli come “rinato in eterno”.
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