Ultime Opere
Le Opere Nino Aragno Editore di ultima pubblicazione
Lev Šestov
ELOGIO DELLA STUDIPITÀ
Biblioteca Aragno
Lev Šestov nell'Elogio della stupidità (1907) parte dalla considerazione comunemente accettata che la stupidità sia il contrario del buon senso. Ma allora perché lodare qualcosa che si oppone alla ragionevolezza? Il dubbio che egli semina è che nella stupidità ci siano più potenzialità e più ricchezze che non nel buon senso: «La stupidità ha le sue leggi che non si sottopongono né al controllo né alle limitazioni. Essa è bellissima, non si discute, il buon senso invece ha stancato da morire ed è noioso, come una vecchia bigotta».
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Pietro Citati
UN ALTRO SETTECENTO
Biblioteca Aragno
Occorrono davvero troppe vite per fare un critico come Citati. I capitoli della sua parabola ermeneutica sono frutto di una meditazione lunga, di una serie di fascinazioni, mai superficiali, ma sempre vissute interamente. In altre parole, riscoprire i passaggi che hanno fatto di Citati non uno studioso in senso stretto, ma un pioniere capace di reinventare dall’interno la prosa messa al servizio delle opere altrui, significa rileggere in un’altra luce momenti diversi del modo in cui la critica italiana si è confrontata, tra primo e secondo Novecento, tanto con i testi della sua tradizione quanto con le novità provenienti dalle letterature straniere.
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Mario Praz
ROMA PERDUTA
Biblioteca Aragno
In Roma perduta sono raccolti gli articoli che Mario Praz pubblicò su Paese Sera negli anni Sessanta, offrendo uno sguardo lucido e sensibile sulla città eterna durante una fase di profonda trasformazione. Non la Roma dei monumenti celebrati, ma quella di silenzi, dimore segrete e piazze concepite come “sale a cielo scoperto”, oggi spesso travolte dal traffico e dall’incuria. Praz restituisce una città stratificata, dove il tempo antico e la vita moderna si confrontano, invitando a leggere Roma come organismo vivo e fragile, la cui memoria sopravvive nella parola e nell’osservazione attenta di chi sa custodirla.
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Pierre Bayle
THOMAS HOBBES
Biblioteca Aragno
Una delle più singolari voci del sesquipedale, fino pantagruelico Dizionario storico-critico di Pierre Bayle, è proprio quella su Thomas Hobbes. E almeno per tre ragioni. Primo: vi si discute la vertiginosa questione del «popolo», o sia quella fantasmatica, umbratile entità che tanto impegnerà e conturberà le menti moderne fino ai giorni nostri. Secundo: vi si affronta, e nitidamente, il problema (sinistro quanto il precedente) dell’inaggirabile naufragio di tutte le idee astratte, tostoché risolvano di calarsi, o inverarsi, nella pratica. Tertio: vi emerge, in chiusa, la paura d’acchito inesplicabile che Hobbes, autore perlappunto d’una sulfurea o (meglio) famigerata opera intitolata: Leviatano, aveva delle apparizioni demoniache. Tre ragioni che, a vero dire, potrebbero compendiarsi in un solo e disturbante rovello: quello degli spettri. Spettri della politica, della filosofia; spettri di Hobbes. Spettri a oggi (ma lo saranno mai?) non ancòra pacificati.
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Lev Nikolaevič Tolstòj
ITALIA
Biblioteca Aragno
Tema unificante di questo volume, e da qui anche il titolo, è il riferimento all'Italia dei quattro testi di Tolstoj che vengono raccolti. Il primo presenta la versione integrale di un suo diario di viaggio in Piemonte e Val d'Aosta (quando ancora le due regioni appartenevano al Regno di Sardegna) nel giugno del 1857. Nei tre successivi scritti l'Italia ritorna non come meta di un viaggio ma come occasione per riflettere su temi, che anche oggi risultano di stretta attualità, come quello della pace e dell'antimilitarismo, e ciò a partire da alcuni episodi cruciali quali la disfatta di Adua (1896) e l'uccisione del re Umberto I (1900) che avrebbero finito per segnare la storia del Regno d'Italia.
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