Ultime Opere

Le Opere Nino Aragno Editore di ultima pubblicazione
UN GIORNO DI GUERRA

Sonia Gentili

UN GIORNO DI GUERRA

Licenze poetiche

Il tempo della realtà è un solo giorno, perché una sola occasione è data alla realtà, ed è un giorno di guerra: quella che i viventi combattono dalla nascita per restare vivi, le guerre storiche di ieri e di oggi, la guerra delle scelte e delle relazioni affettive. Da questo tempo reale, limitato e incessantemente dialettico, e in particolare dal conflitto tra oggetto e sguardo, nasce anche la poesia. Nella sezione Roma 1944 / 2024 il nano Elia di Piazza Armenia ucciso per sbaglio dalla contraerea è inventato, come è inventata la bambina che incontra il partigiano in Via Rasella. Lui, il partigiano, invece è esistito davvero: si tratta di Rosario Bentivegna, coraggioso esecutore dell’azione antitedesca che ebbe luogo in quella strada il 23 marzo 1944. L’espressione «ibn sharmuta» che ricorre nella poesia Soldati è l’insulto per eccellenza nel mondo arabo (“figlio di puttana”). Altre evidenti allusioni alla realtà contemporanea disseminate nel libro potranno essere facilmente colte dal lettore.

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RUSSIA

Fëdor Michailovič Dostoevskij

RUSSIA

Biblioteca Aragno

L'idea di scrivere un «articolo sulla Russia», qualcosa di simile a un «pamphlet politico», ventilata da Dostoevskij già in una lettera del 1856, quando ancora scontava gli anni del confino come militare a Semipalatinsk, trova concretezza al suo ritorno a San Pietroburgo (fine dicembre 1859) proprio in Russia, un testo che doveva servire da «preambolo» a un ciclo di articoli sulla letteratura russa, nel quale parlare del suo paese in termini più generali dal punto di vista storico, politico e sociale. Il quadro che egli offre della Russia conserva ancora oggi una rilevante attualità perché continuamente vengono messe a confronto Russia ed Europa per sottolinearne le differenze ma anche per segnalarne la complementarità. «Noi russi abbiamo due patrie, la nostra Russia e l'Europa», avrebbe scritto in pagina del 1876 del suo Diario di uno scrittore. L'idea di fondo di Dostoevskij è quella di una compensazione reciproca delle due realtà di Oriente e Occidente, delle due anime presenti nell'Europa. La sua speranza è che anche l'europeo possa esprimere la stessa necessità della Russia, così come egli l'ha espressa per l'Europa e questo a partire da una reciprocità fatta non di stereotipi ma fondata sul rapporto, sulla comunicazione, sulla conoscenza e sul riconoscimento della necessità spirituale della integrazione di Russia e Occidente.

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COMPARATIONE DEL GIUOCO DELLI SCACCHI ALL'ARTE MILITARE

Luigi Guicciardini

COMPARATIONE DEL GIUOCO DELLI SCACCHI ALL'ARTE MILITARE

Duabus Ancoris

La denominazione del gioco degli scacchi trae origine dal persiano antico. L’espressione Sah mat sta a indicare che il re è morto e accompagna la mossa con cui si conclude una gara che simula intellettualmente la contesa militare. Gli scacchi [...] realizzano idealmente, per mezzo della simulazione bellica, una sintesi tra la conflittualità permanente e inevitabile tra gli uomini, da un lato, e la necessità di evitare la devastazione e le stragi delle guerre, dall’altro. [...] Nella frequentazione rinascimentale del gioco degli scacchi, al di là dell’aspetto pratico e quotidiano e al di là della ricca iconografia che illustra quel gioco in dipinti e incisioni, quando in particolare prevale la riflessione teorica cortigiana, affiora un tratto identitario ben riconoscibile della cultura politica del Rinascimento, rappresentato dall’aspirazione utopistica. [...] La Comparatione del Giuoco delli scacchi all’Arte militare di Luigi Guicciardini si colloca con sagacia e intelligenza in questo quadro così mosso della scrittura politica di prima età moderna. L’edizione condotta da Elena Santagata mette per la prima volta a disposizione del lettore moderno, in forma compiuta, un opuscolo così importante, sin qui singolarmente trascurato (dalla Prefazione di Davide Canfora).

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INSEGNARE L'ECONOMIA

Luigi Einaudi

INSEGNARE L'ECONOMIA
Lezioni al Politecnico di Torino

Fondazione Luigi Einaudi

La figura di Luigi Einaudi, come docente universitario, è stata oggetto di significativi studi. La pubblicazione delle lezioni di economia politica e legislazione industriale, tenute da Luigi Einaudi per gli studenti ingegneri presso il Politecnico di Torino nell’anno accademico 1909-1910, offre un ulteriore importante approfondimento che aiuta a ricostruire la sua attività accademica, la metodologia e l’approccio didattico. Queste dispense inedite presentano molti spunti di riflessioni. Esse tratteggiano un profilo di economista, attento alla storia del passato e del tempo presente, alle scienze sociali, alle vicende politiche e finanziarie nazionali e transnazionali, ai conflitti sociali nel primo decennio del Novecento. Inoltre il suo impegno accademico in un contesto di insegnamenti tecnici e specialistici è un paradigma di interdisciplinarietà, in cui due istituzioni accademiche di alto valore scientifico collaborano e si confrontano, il Laboratorio di economia politica dell’Università di Torino e il Regio Museo industriale, trasformatosi in seguito Politecnico di Torino, nel tentativo di rinnovare la cultura economica dell’epoca. In questo contesto si cerca di costruire il nucleo di una nuova classe dirigente aperta alla modernità e alle riforme necessarie allo sviluppo del Paese.

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ÉCOUTES ET SILENCES

Ricciarda Belgiojoso

ÉCOUTES ET SILENCES
Itinéraires musicaux et contrepoints littéraires

Europa Restituta

In musica, le relazioni del suono con il silenzio, il rumore e la natura si rivelano chiavi di lettura sorprendenti per opere di compositori come Messiaen, Nono, Berio, Stockhausen, Sciarrino e altri ancora. Questa raccolta di scritti presenta vari approfondimenti in proposito, come a proporre una guida all'ascolto estesa della musica del nostro tempo. I testi, tratti da incontri svolti al Collège de France, alla Fondazione Cini e all'Università della Svizzera Italiana, comprendono tra gli altri una conversazione con Bruno Canino sul ruolo dell'interprete e due casi un po' speciali di grandi nomi della letteratura, Henri Michaux e Roland Barthes, che meno pubblicamente si dedicavano alla musica, con partiture fin'ora inedite.

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