Walter Benjamin
PENTECOSTE 1912

All'alba della produzione letteraria di Walter Benjamin e più in generale sulle soglie della sua vita di uomo adulto si situa questo Viaggio in Italia. All'epoca l'autore è un giovane studente che ha appena finito gli studi liceali al «Friedrich-Wilhelm Gymnasium» di Berlino ed è in procinto di iscriversi, nell'estate di quello stesso anno, alla facoltà di filosofia della Albert-Ludwigs-Universität di Friburgo in Brigovia, che è anche il punto di partenza e il capolinea di questo tour, fatto insieme a due amici, alla rincorsa di un bisogno di vita, di affrancamento e di libertà, di cui il viaggio è da sempre un simbolo. Non si tratta tuttavia solo di evasione. Fin dall'inizio infatti Benjamin definisce il suo itinerario italiano, nel solco di una consolidata tradizione letteraria, «un viaggio di formazione [Bildungsreise]», collegando in tal modo il moto esteriore e lo spostamento nello spazio al senso di un approfondimento interiore, di una maturazione, di una riflessione su come guardare, proprio sulla soglia della vita di adulto, all'esistenza.
- 978-88-9380-332-8
- 2024
- €18.00
Walter Benjamin nacque a Berlino il 15 luglio 1892. Dopo essersi laureato a Berna (1919) ed essere rimasto senza successo il suo tentativo di entrare nell'Università di Francoforte come libero docente, orientò la sua attività soprattutto alla saggistica, rivelandosi un pensatore particolarmente eclettico in grado di combinare elementi della mistica ebraica, del marxismo, del romanticismo e dell'idealismo tedesco. Nel 1933 con l'ascesa al potere di Hitler emigrò a Parigi, il che gli permise di approfondire la sua analisi del «moderno», riflettendo in particolare sulla Parigi di Baudelaire. A più riprese il poeta francese ritorna nella sua attività di critico letterario, che comprende lavori su Goethe, Kafka, Kraus, Leskov, Proust, Walser. Tra i suoi scritti più noti figurano i saggi Die Aufgabe des Übersetzers [Il compito del traduttore] (1923), Das Kunstwerk im Zeitalter seiner technischen Reproduzierbarkeit [L'opera d'arte nell'epoca della sua riproducibilità tecnica] (1936) e Über den Begriff der Geschichte [Sul concetto di storia] (1940). Molti altri testi sono venuti alla luce solo dopo la sua morte avvenuta il 26 settembre 1940. Mentre cercava di attraversare il confine franco-spagnolo per sfuggire alla Gestapo, il filosofo tedesco si tolse la vita nel paesino catalano di Portbou. Non mancano tuttavia dubbi sulla versione accreditata del suicidio.
Lucio Coco è curatore di importanti edizioni di testi dei Padri della Chiesa quali Giovanni Crisostomo, Gregorio di Nazianzo e Gregorio di Nissa. Si è inoltre interessato alla storia della spiritualità cristiana, approfondendo quella russa, nel cui ambito ha curato la prima edizione del Meterikon nella versio russica di Feofan Zatvornik (Mondadori) e dedicando particolare attenzione al fenomeno dello jurodstvo nella sua declinazione femminile con l'edizione delle Sante stolte della Chiesa russa (Città Nuova). Particolare attenzione ha dedicato allo studio della tradizione gnomologica cristiana greca approntando l'edizione delle Sentenze di Evagrio Pontico, delle Sentenze spirituali di Basilio Magno, Isaia di Scete, Iperechio, Marco l'Eremita e delle Sentenze morali di Fozio (Olschki).