Valery Larbaud
GIALLO AZZURRO BIANCO

Il Giallo, l’Azzurro e il Bianco che danno il titolo a quest’opera non sono soltanto i colori del nastrino che legava i manoscritti di articoli usciti in differenti riviste e in tempi differenti, ma anche quelli della bandiera personale dell’autore, che ha voluto così imprimere il suo marchio di fabbrica al volume. Perciò stesso questi diciotto testi vanno considerati come capitoli di un unico testo. Si tratta in fondo di una «scrittura di sé» attraverso il movimento nello spazio e nel tempo. Un andirivieni da un luogo a un altro, da un tempo a un altro, secondo le coordinate di un cosmopolitismo basato sul plurilinguismo e sullo spostamento.
- 978-88-9380-340-0
- 2025
- €28.00
Valery Larbaud (1891-1957), dopo la pubblicazione delle sue opere di narrativa, i racconti Enfantines, il romanzo Fermina Marquez (1911), delle poesie e il diario del suo alter ego letterario A. O. Barnabooth (1913) che lo renderanno celebre, facendo sua la divisa whitmaniana «After all not to create only», darà sempre meno credito alla creazione letteraria in favore dell’attività traduttoria. Sotto la protezione di San Girolamo, il doctor maximus» dei traduttori, si farà agente di cambio dei valori letterari internazionali, allargando i confini dello spazio letterario. Grazie a questo suo dinamismo culturale, Joyce, Svevo, Samuel Butler Ramón Gómez de la Serna e tanti altri ancora non resteranno chiusi entro i limiti dei rispettivi domini linguistici, acquisendo così l’habitus di autori transnazionali.
Vito Sorbello per la casa editrice Aragno ha tradotto e curato: Viaggio in Italia di Taine (2003); la corrispondenza tra Gustave Flaubert e George Sand, Fossili di un mondo a venire (2004); Gli Dei antichi di Mallarmé (2008); l’edizione integrale del Journal. Memorie di vita letteraria dei fratelli Goncourt (7 voll., 2007-2009); le Memorie di Talleyrand, principe di Benevento (5 voll., 2011); i Lunedì. Principesse, amanti, salonnières e muse galanti di Charles-Augustin de Sainte-Beuve (3 voll., 2013); la corrispondenza di Arthur Rimbaud Non sono venuto qui per essere felice (2014); la corrispondenza di Stendhal Il laboratorio di sé (6 voll., 2016-2017).